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Immagine del redattoreFabio Salvati

INTRAMUROS di Alexis Michalik - Traduzione e regia di Virginia Acqua



Le carceri italiane ospitano, oltre che un numero sconsiderato di  detenuti, anche numerosi esperimenti di laboratori teatrali. E’ quello che più o meno avviene anche da altre parti del mondo, perché l’elaborazione soggettiva sulla scala della mimesi teatrale è un riconosciuto e potente supporto al processo rieducativo.

La pièce che ha debuttato ieri sera al Teatro Sala Umberto prende le mosse da questo spunto narrativo: il progetto di un laboratorio teatrale a beneficio degli ospiti di una struttura intramurale. Lo sappiamo da tante altre pellicole sull’argomento (ultima Grazie ragazzi e prima ancora Mery per sempre o Cesare non deve morire) quanto sia difficile attrarre detenuti per questo tipo di progetti.

In questo caso tutto sembra più complicato ancora: alla prima prova si presentano solo due detenuti aspiranti, Angelo e Kevin (Gianluigi Fogacci ed Ermenegildo Marciante) ciascuno dei quali diversamente disinteressati alle fatiche dei pur volenterosi animatori (Carlotta Proietti, Valentina Marziali e Raffaele Proietti).

All’apparire sembra che siamo all’interno di un già visto, ma velocemente la progressione narrativa prende una piega inaspettata: senza perimetri di sorta, né di spazio, né di tempo, in un fluire ininterrotto di azione e di personaggi (se ne contano una trentina, agiti dai soli cinque attori sulla scena) è il racconto della loro vita a  prendere il sopravvento, in un intreccio inaspettato che lega l’uno all’altro e che ci guardiamo bene dallo svelare, per non  bruciare la sorpresa per chi andrà a teatro ad assistere allo spettacolo.

Un grande lavoro di regia (Virginia Acqua) consente ai cinque attori in scena di vestire ogni passo del racconto-aggrovigliato ma sempre comprensibile, senza mai cadute di coinvolgimento per lo spettatore- con grande tenuta di intensità.

Il merito naturalmente è quello di un testo dalla scrittura perfetta e accattivante, rappresentato in mezza Europa, e che si deve alla penna di un giovane autore francese (Alexis Michalik) già prestigioso per aver firmato il copione di Edmond (sulla vita dell’autore del Cyrano), da cui è stato tratto il popolarissimo film Cyrano mon amour.


INTRAMUROS di Alexis Michalik, traduzione e regia VIRGINIA ACQUA                                         con Carlotta Proietti, Gianluigi Fogacci, Ermenegildo Marciante, Valentina Marziali, Raffaele Proietti.

scene Fabiana Di Marco, costumi Susanna Proietti, luci Umile Vainieri, musiche Fabio Abate, Produzione Politeama


In scena al Teatro Sala Umberto, fino al 28 aprile.

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