Uno spettacolo elettrizzante, pieno di gag e di energia, agito da un comparto attoriale di prim’ordine, proveniente dalla formazione degli Attori & Tecnici.
Una trama esile, che parte dagli espedienti messi in piedi dal gestore di un teatro, Daniele Gargiulo (Luca Ferrini, anche regista dello spettacolo) che pensa di far quadrare i conti per evitare la chiusura, ricorrendo alle provvidenze di Stato. Costui, con la complicità del cugino Raul, addetto alle luci, ha creato un “sistema” per frodare l'INPS e incassare soldi per malattie, infortuni gravi, morti sul lavoro, invalidità permanenti, sussidi per attori anziani, famiglie a carico.
Un astuto piano decettivo che prevede un castello di bugie immenso, che rende assai, ma che nel tempo si è gonfiato a dismisura, diventando incontrollabile e ingovernabile. Da qui il pentimento del suo ideatore, che intende frenare l’alluvione di provvidenze, chiamando inutilmente gli uffici competenti. Basterebbe prendere atto della resipiscenza e interrompere il flusso: ma la burocrazia, si sa, è ottusa e qui si incarna in un ineffabile ispettore della Previdenza (Paolo Roca Rey) inviato per raccogliere le firme di alcuni dei fantomatici richiedenti. Il castello di bugie predisposto inizialmente crolla come un domino inarrestabile e trascina in un vortice di trovate e situazioni esilaranti, tutte da godere, il comparto degli altri personaggi.
Il meccanismo creato è perfetto, ma bisogna dar merito all’intero corpo attoriale (otto sulla scena) per la sua piena riuscita. Lo spettacolo ha debuttato ieri sera, con pieno successo di pubblico al Teatro de’ Servi, ma è stato rodato dallo scorso anno sulle tavole del Teatro Vittoria.
IL TEOREMA DELLA RANA di N.L. White - In scena al Teatro de’ Servi fino al 26 novembre
Regia Luca Ferrini
Con Luca Ferrini, Alberto Melone, Valentina Martino Ghiglia, Paolo Roca Rey, Lucia Tamborrino, Guglielmo Lello, Davide Sapienza, Veronica Stradella
Luci e fonica Denis Persichini
Alt Academy Produzioni
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