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  • Immagine del redattoreFabio Salvati

CABARET il Musical - Regia di Arturo Brachetti e Luciano Cannito


I fasti di Broadway tornano a pieno diritto a rinnovarsi sulla ribalta capitolina del Teatro Brancaccio: dal debutto di mercoledì 18 corrente e fino al 12 novembre prossimo, il pubblico romano potrà assistere a questa rinnovata edizione del notissimo musical che fece conoscere, in tutto il mondo, nella sua riduzione cinematografica, il talento di Liza Minnelli. Lo spettacolo andò in scena a Broadway quasi 60 anni fa, mentre in Italia il musical è stato proposto più volte dalla Compagnia della Rancia diretta da Saverio Marconi. Ma sono passati circa tre lustri dall’ultima edizione e questa, curata da Arturo Brachetti, che interpreta anche la parte del Maestro di Cerimonie, non deve assolutamente essere persa.

Si esce dal teatro, dopo oltre due ore di spettacolo, con i sensi appagati da musiche coinvolgenti (eseguite dal vivo), da coreografie impeccabili che si devono al multiforme contributo di Luciano Cannito, (che ha curato anche la traduzione e l’adattamento, cofirmando la regia insieme a Brachetti), dallo smisurato talento vocale di Diana Del Bufalo e dell’intero corpo attoriale, per una perfetta ricostruzione della Berlino degli anni Trenta, votata allo sfrenato divertimento che si consumava all’interno di locali esclusivi, mentre l’ombra nera del Nazismo cominciava a profilarsi, neanche troppo discreta, in mezzo a quel disordine, anche licenzioso, che fu la repubblica di Weimar.

Il copione ricalca la struttura del romanzo del 1931 di Christopher Isherwood (Goodbye Berlin) e narra l’avventura berlinese di Cliff, un giovane scrittore americano che, introdotto in quel mondo di lussuria e godimento dei locali cittadini, si imbatte nella giovane inglese Sally, stella talentuosa e disinibita del locale Kit Kat. Tra i due nasce una relazione sentimentale, destinata a dissolversi, come il destino ineluttabile degli stessi locali spensierati e gaudenti e di due anziani spasimanti protagonisti di una sotto-trama, tutti bruciati dal volgere impietoso della Storia. Arturo Brachetti, nei panni del Maestro di Cerimonia del locale ci regala di quando in quando frammenti del suo talento trasformistico, ma si fa apprezzare per una impeccabile tenuta di scena, anche nelle parti cantate e ballate e nella malinconica piega metaforica del finale. Da non perdere.


Con: Cristian Catto, Christine Grimandi, Fabio Bussotti, Giulia Ercolessi, Niccolò Minonzio. Francesco Cenderelli, Simone Centonze, Elisabetta Dugatto, Felice Lungo, Ivana Mannone, Stefano Monferrini, Gaia Salvati, Susanna Scroglieri


Musica dal vivo: Gianmarco Careddu, Ermanno Dodaro, Paolo Rocca, Roberto Rocchetti, Piero Loreti


Basato su uno spettacolo di John Van Druten, soggetto di Christopher Isherwood, libretto di Joe Masteroff, musica John Kander, testi Fred Ebb

Traduzione, adattamento e coreografie Luciano Cannito


Scene Rinaldo Rinaldi, costumi Maria Filippi, direzione musicale Giovanni Maria Lori


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