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Immagine del redattoreFabio Salvati

AGNELLO DI DIO di Daniele Mencarelli - Regia di Piero Maccarinelli

Aggiornamento: 11 feb 2023


Al Teatro Parioli -fino al 15 gennaio prossimo- una platea affollata è corsa ad assistere all’esordio teatrale di un affermato scrittore, Daniele Mencarelli, già vincitore del premio Strega Giovani nel 2020 con il suo romanzo Tutto chiede salvezza. La notorietà dell’opera si è consolidata grazie alla miniserie televisiva omonima andata in onda su Netflix l’autunno appena passato.

Come nei suoi precedenti romanzi, l’autore di questo copione indaga la sofferenza giovanile che in questo caso si manifesta come conflitto intergenerazionale.

Il non ancora diciottenne Samuele (convincente nella parte Alessandro Bandini, che dà il meglio di sé nei transiti esagitati del suo personaggio) viene convocato assieme al padre dalla preside della sua prestigiosa scuola parificata, Suor Lucia, (interpretata alla perfezione dalla bravissima Olga Graziosi) per avere chiarimenti sullo svolgimento di un tema nel quale, il giovane, manifestava un atteggiamento a dir poco nichilista riguardo alle proprie aspettative future. Il ragazzo si ribella di fronte alla figura del padre, un manager di successo, poco disponibile a distogliersi dalla propria affermazione personale nel lavoro, (lo interpreta Fausto Cabra) e non intende seguirne le impronte nel suo percorso formativo.

Questo il pretesto di partenza dal quale prende il via un confronto serrato a tre, dove a essere veramente processati –invece che il ragazzo e le sue idiosincrasie- finiscono con l’esserlo gli strascichi delle relazioni tra gli adulti. Una rivelazione finale, infatti, affidata alla preside, si impone come prepotente metafora della vocazione delle generazioni adulte a ingombrare -con i propri modelli e il proprio vissuto- il futuro dei giovani. A contrappuntare la tensione dell’incontro con inserti di leggerezza l’anziana Suor Cristiana (Ola Cavagna) i cui ingressi in scena recano anche una punta di soave lirismo.

Gli abiti e la scena -di efficacia forza visiva- sono stati curati da Piero Maccarinelli, anche regista dello spettacolo. La produzione è del Centro Teatrale Bresciano.

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